sabato 14 maggio 2011

Lezione 12/05/2011

Parole Chiave:
-Rivoluzione
-Industria
-Srandard
-Fabbrica
-Macchina
"Statua della Libertà a New York"
La lezione di oggi si è incentrata su uno degli argomenti più importanti del corso: la rivoluzione industriale. Innanzitutto abbiamo analizzato una tabella che trattava l'evoluzione della società e la tecnologia (creata proprio dal prof. Marchis e che io ho riportato come immagine a fondo pagina). Abbiamo parlato ad esempio dell'evoluzione del "luogo" in cui opera la tecnica. Questa nasce come bottega, si trasforma in fabbrica, diventando il network nei giorni nostri. Ben più significativo l'esempio delle unità di misura poichè rispecchiano la variazione delle esigenze nel corso del tempo: dalla massa, alla potenza, all'informazione, che oramai è diventata la merce di scambio più preziosa, il fulcro del mercato (Kg-->W-->Bytes).
La rivoluzione industriale vera e propria iniziò in Inghilterra ed ebbe subito conseguenze "sconvolgenti", tra le quali possiamo citare il sostanziale cambiamento dei materiali utilizzati nelle fabbriche, le quali diventarono il centro indiscusso dell'industria. Si passò infatti dal legno al metallo, anche se questo cambiamento non fu indolore.
In seguito questa rivoluzione si estese anche alla Francia. Inutile dire che anche questo paese ne fu travolto, basti pensare alla bellissima Statua della Libertà, donata agli USA dalla Francia e situata a New York, la cui struttura interna è stata progettata da Gustave Eiffel ed il cui rivestimento è stato creato con l'innovativa tecnica della galvanoplastica.
In questo periodo, o immediatamente dopo, sono state create una marea di nuove tecniche e invenzioni, tra cui il treno, l'elettricità ed il telegrafo. Al riguardo ne fa un'attenta analisi socio-economica e tecnologica Karl Marx nella sua opera "Il Capitale - Libro I", esattamente nel capitolo 13, dal titolo "Macchine e grande industria".
Nella società industriale ci furono dei cambiamenti sostanziali: poichè l'uomo diventa protesi della macchina(cit. J. Ortega y Gasset), a differenza di ciò che succedeva nella società artigianale. Inoltre al nascere dell'industria nacque anche lo sfruttamento minorile, come succedeva nelle miniere, per esempio. Al riguardo Emile Zola, scrittore naturalista francese, scrive diverse opere, tra cui il famosissimo "Germinal" (1885).
La rivoluzione industriale cambia anche il modo di produrre. Per la rima volta infatti si producono macchine per fare altre macchine. Si è andati inoltre verso un'importantissima standardizzazione, di cui possiamo vedere le conseguenze ancora oggi.
"L'evoluzione della Società e la Tecnologia"(prof. V.Marchis)

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