mercoledì 8 giugno 2011

Lezione 08/06/2011

Parole Chiave:
-Armi
-Esposizioni
-Italia
-Scuole Tecniche
-Tecnico
"Il Crystal Palace, sede della
Great Exhibition nel 1851"
Riguardo alla rivoluzione industriale abbiamo detto che tutto cominciò con una protoindustria, quindi con l'utilizzo di prototipi (concept in inglese). Ne sono un perfetto esempio gli arsenali che ne facevano ampio uso. Tra questi possiamo ricordare l'arsenale di Torino o quello di Venezia, tanto per citarne qualcuno.
Nell'ambito militare italiano dell'Ottocento dobbiamo ricordare il Commendator D'Embser, il quale nel 1731, sotto incarico commissionatogli dal re, scrisse la prima raccolta di informazioni su ogni bene appartenente all'artiglieria, per catalogarli. La sua opera è divisa in due parti: la prima è un "Dizzionario Istitutivo di tutte le Robbe appartenenti all'Artiglieria", mentre la seconda parte è una raccolta di "Digegni d'ogni sorta". Nel complesso abbiamo in mano un'opera ricca di disegni, istruzioni e descrizioni riguardanti gli arnesi bellici. Questo fu un ulteriore grande passo avanti "dal mondo del pressapoco all'universo della precisione".
"Torre Eiffel, torre radio costruita
per l'Esposizione Universale del 1889"
Durante il periodo del dominio napoleonico (1805) in Italia e a Torino si importa dalla Francia l'idea delle esposizioni, degli eventi di portata nazionale utili affinché le persone siano invogliate a nuovi tipi di consumo. In Italia queste esposizioni si tenevano a Torino nel Castello del Valentino, che diventò poi la sede di architettura del Politecnico di Torino. Questa "profanazione" di un ambiente nobiliare per un'industrializzazione aperta al pubblico fu irreversibile.
"L'Angelo della Scienza con alle
spalle il Castello del Valentino"
Quello delle esposizioni è un fenomeno che non colpì solo i paesi dominati dalla Francia, tanto che nel 1851 a Londra si tenne la prima esposizione internazionale (o universale), nel Crystal Palace di Hyde Park: la "Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations".
Alla base della società industriale, ieri come oggi, ci sono le scuole tecniche, nate in ambito militare. Infatti con il sopraggiungere della rivoluzione industriale si era capito che l'apprendistato non era più sufficiente per la formazione personale. Nasce così la figura del tecnico. Così nascono anche i politecnici come gli conosciamo ora, tra cui proprio quello di Torino che diventa Politecnico nel 1906.
 L'Italia nel 1860 era ancora divisa, ma voleva diventare un paese moderno. Si arrivò così anche nel Bel Paese ad una rivoluzione industriale, contemplando ormai la scienza e la tecnologia piuttosto che l'artigianato.

Nessun commento:

Posta un commento