giovedì 16 giugno 2011

Lezione 16/06/2011

Parole Chiave:
-Ponte
-Arco
-Calcestruzzo
-Vento
"Rampa Interna del Lingotto, Torino"
Riprendiamo il discorso esattamante da dove l'avevamo interrotto, ovvero parlando di ponti. L'evoluzione di queste costruzioni è stata lenta ma costante. I ponti erano conosciuti ed utilizzati già dagli antichi romani, ma con il tempo hanno cambiato notevolmente la loro funzione. Essi infatti li utilizzavano per trasportare l'acqua: stiamo parlando ovviamente dei famosi acquedotti romani, di cui il già citato Pont du Gard ne è un perfetto esempio. Questi ponti, utili per superare valli o torrenti mantenendo sempre in piano lo scorrere dell'acqua, erano dapprima formati da diversi piccoli archi, per trasformarsi poi, intorno al Cinquecento medioevale, in ponti appoggiati su due sole spallette con l'arco costruito grazie ad una centina a tutto sesto.
Possiamo quindi prendere sotto esame i ponti di una città ricca di storia quale è Roma. Notiamo così che i ponti evolvono con il passare degli anni e che a parità di freccia riescono ad avere una luce sempre maggiore. Pensiamo ad esempio al Ponte Risorgimento, costruito per l'Esposizione dell'11 e fatto di calcestruzzo armato, così da poter resistere alla componente di trazione della flessione. Ma facciamo un passo alla volta.
"Ponte Elio (Sant'Angelo), Roma"
Prima di tutto: cos'è il calcestruzzo? Dire che è una sorta di cemento è riduttivo, poiché esso ne è solo uno dei componenti. Il calcestruzzo è infatti un accurato miscuglio di cemento, acqua, sabbia ed inerti di diversa dimensione. Puntualizziamo però che l'idea di aggiungere del metallo per migliorare le scarse proprietà di alcuni materiali era già stata pensata nel Settecento. Negli ultimi anni dell'Ottocento François Hennebique brevettò l'omonimo sistema, che raccoglieva le idee fondamentali del suo autore, e sul quale egli costruì un vero e proprio impero imprenditoriale. Il grande successo del calcestruzzo venne decretato anche dal fatto che venne pubblicizzato come materiale anti-incendio.
"The Britannia Bridge"
In seguito la creazione di funi metalliche intrecciate permisero la costruzione di ponti come quello ferroviario sullo stretto del Menai, il Britannia Bridge con una luce estremamente ampia tra le spalle ed una freccia molto alta, così da poter far passare l'albero delle navi senza problemi.
In Francia sotto il regno del Re Sole Luigi XIV si decise che Parigi sarebbe dovuta essere facilmente raggiungibile da tutta la Francia. Così si creò una rete fittissima di strade e ponti che convogliavano nella capitale. Fu inoltre creata una scuola per formare gli ingegneri e renderli capaci di costruire ponti sempre migliori. I risultati furono ottimi, come dimostrano i numerosi ponti parigini sulla Senna.
"Luigi XIV, Re Sole"
Più avanti, anche in modo doloroso, si capì l'importanza di includere l'imprevista azione orizzontale del vento nei calcoli strutturali, essendo l'aria il carico maggiore che una struttura deve sopportare. Bisogna infatti considerare il tutto non solo dal punto di vista statico, ma anche dinamico. Ogni corpo ha infatti la propria frequenza di risonanza. Se un corpo entra in risonanza non può succedere nulla di buono (in basso lo strabiliante video del Tacoma Bridge, guardare per credere!). Proprio per questo motivo quando passano sui ponti i militari rompono il passo di marcia.
Vi lascio inoltre il video della puntata de "I SIMPSON", Marge Contro La Monorotaia, stagione 4 episodio 10, in cui si fa vedere in modo molto comico, come al solito, cosa può succedere se non si usano dei materiali adatti nella costruzione di qualcosa di delicato come ponti o treni.

Collasso del Tacoma Narrows Bridge

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